Chi e cosa determina la quotazione dell'Oro
L'oro è considerato il metallo prezioso per eccellenza, e in ogni epoca ha rappresentato il simbolo stesso della ricchezza. I motivi per i quali il metallo giallo ha assunto nel tempo un grande valore sono molteplici, alcuni positivi, altri no. In estrema sintesi, l'oro è un metallo abbastanza raro e di difficile estrazione, che però ha delle caratteristiche quasi uniche di incorruttibilità nel tempo, duttilità, varietà di applicazioni.
Fin qui il valore possiamo dire intrinseco dell'oro, come tutte le materie prime infatti l'oro ha un mercato, che ne determina il valore monetario.
Prima di addentrarci nell'analisi dei fattori che ne influenzano (o meglio possono influenzare) il prezzo, è opportuno chiarire alcuni dati fondamentali su cui si basa il mercato di questo metallo. La quotazione ufficiale dell'oro è espressa in dollari per oncia troy, unità che corrisponde a poco più di trentuno grammi. L'importo è stabilito dal mercato e quindi varia continuamente, ma per motivi di praticità nel commercio dell'oro fisico, la borsa londinese fissa un prezzo di riferimento due volte al giorno, detto appunto fixing.
Un fatto fondamentale da considerare è che quando si parla di mercato dell'oro, a livello di borsa, si parla di compravendita di contratti sull'oro, i cosiddetto oro di carta, e quasi mai si tratta di scambio materiale di oro fisico in cambio di denaro. Per fare un esempio concreto di come questo fattore possa scatenare la speculazione, e influire in maniera sostanziale, basta ricordare il caso recente di molti fondi di investimento, che vendevano contratti sull'oro facendo abbassare il prezzo per fare allo stesso tempo incetta di oro fisico. La potenza finanziaria dei grandi investitori è quindi sostanzialmente in grado di falsare il mercato, seppur per brevi periodi, comprando o vendendo immense quantità di contratti in poco tempo.
Quindi, andando ad analizzare i fattori che andranno ad influenzare il prezzo di mercato dell'oro, non possiamo non riconoscere un ruolo fondamentale ai processi speculativi.
Come abbiamo detto, il prezzo dell'oro è fissato in dollari, ne consegue che il valore del dollaro influisce in maniera inversamente proporzionale su quello dell'oro: se il dollaro aumenta di valore il prezzo dell'oro scenderà, perché ovviamente serviranno meno dollari per comprare la stessa oncia d'oro.
La caratteristica di rappresentare un cosiddetto bene rifugio, ha grande influenza sul prezzo dell'oro. Solitamente quindi il prezzo tende ad aumentare in periodi di instabilità politica o di incertezza economica, che portano la maggior parte degli investitori ad abbandonare gli investimenti a rischio per, appunto rifugiarsi, nell'oro. Bisogna però tenere conto del fatto che, come l'oro è considerato il bene rifugio, allo stesso modo il dollaro è considerato la valuta rifugio. Perciò un parallelo aumento dell'oro e del dollaro dovrebbero annullarsi, o perlomeno calmierarsi a vicenda. Tuttavia quasi mai questo accade, anche perché materie prime e valute hanno tempi e modi di reazione differenti. L'oro in fatti ha solitamente reazioni più brusche alle notizie, e non è raro vederlo guadagnare o perdere decine di dollari in pochi minuti.
La quotazione del petrolio invece, più che influenzare tende a rispecchiare quella dell'oro. E' facile infatti notare come il prezzo del petrolio sia influenzato sostanzialmente dagli stessi fattori che influenzano quello dell'oro: un attentato, una guerra, il crollo di un'economia, avranno l'effetto di far impennare parallelamente i prezzi di oro, petrolio e dollaro.
Anche lo stato di salute di alcune importanti economie mondiali è variamente collegato all'andamento dell'oro. Se infatti un'economia come quella statunitense si può dire inversamente correlata al prezzo dell'oro, all'opposto le economie dei paesi emergenti sono direttamente correlate: i paesi in forte crescita economica infatti acquistano quantità di oro sempre crescenti.
Negli ultimi anni infatti India, Cina, Russia e altri paesi sono cresciuti in maniera costante e parallelamente è cresciuta la loro richiesta di materie prime, energia e oro. Altre economie correlate o che influenzano il prezzo dell'oro sono quelle di Australia e Sudafrica che, insieme ai già citati Stati Uniti , Cina, Russia ed al Perù, sono i maggiori produttori del prezioso metallo.
I più grandi detentori di oro fisico sono ovviamente le varie banche centrali. Esse non detengono più l'oro come controvalore della moneta circolante, ma lo mantengono come riserva e a volte lo utilizzano per operazioni di politica monetaria.
Quelli elencati sono a grandi linee i principali fattori che determinano o possono influenzare il prezzo di mercato dell'oro, che permettono di capire il perché di una variazione del prezzo, ma non sempre di poter prevedere l'andamento futuro. Non bisogna mai dimenticare una regola fondamentale comune a tutti i mercati, ossia che questi tendono ad autoalimentarsi. In parole povere se un grosso operatore decide ad esempio di iniziare a comprare oro, perché ha dato maggiore peso ad una notizia oppure ad un indicatore economico, spesso tutti gli altri operatori lo seguiranno, moltiplicando così l'effetto di variazione del prezzo. Perciò potremo assistere a grosse variazioni in concomitanza di eventi di poco conto, o all'opposto non vedere reazioni ad importanti avvenimenti. Continua a leggere gli approfondimenti qui.
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